La dieta mediterranea è un modello nutrizionale studiato da Ancel Keys nel 1992; il fisiologo statunitense si è ispirato agli stili alimentari di alcuni paesi del bacino mediterraneo degli anni 50, principalmente dell’Italia e della Grecia. Nel 2010 la dieta mediterranea è stata inserita dall’UNESCO nella Lista dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità. Lo scopo era quello di dividere l’apporto calorico dei diversi nutrienti per prevenire l’insorgere delle “malattie del benessere”: infarto, diabete, obesità, etc.
Caratteristiche:
- Consumo elevato di alimenti di origine vegetale, come pane e cereali, di frutta e verdura fresca e di stagione, e di legumi;
- Consumo giornaliero dei latticini;
- La principale fonte di grassi è l’olio evo;
- Pesce e pollame in quantità moderata;
- Carni rosse in quantità limitate
- Zuccheri raffinati e dolci pochissime volte a settimana
“Nuova” Piramide Alimentare
Oggi, grazie ai nuovi studi in campo nutrizionale, viene proposta la “Nuova” Dieta Mediterranea. Essa fa una distinzione tra i grassi saturi e grassi insaturi, tra carboidrati semplici e complessi, ed inoltre la nuova piramide è preceduta da uno scalino inferiore che evidenzia l’importanza dello svolgere quotidianamente attività fisica e suggerisce un consumo moderato di alcool.
Caratteristiche:
- Attività fisica giornaliera e corretta idratazione;
- Preferire i cereali integrali e i cibi a basso indice glicemico (orzo , riso,etc), diminuire il consumo di cibi ad alto indice glicemico (pasta, patate, etc);
- Ridurre il consumo di carne e aumentare quello dei vegetali;
- Prediligere i grassi “buoni” (olio extra vergine d’oliva, frutta secca oleosa con guscio, etc);
- Consumare i dolci con molta parsimonia;
- Bere molta acqua durante la giornata, limitare il consumo di bevande dolce e gassate;
- Variare gli alimenti nell’arco della settimana.
Dobbiamo imparare a scegliere gli alimenti più adatti per mantenerci in salute. La ricerca ha identificato i cibi che dovremmo consumare, più o meno di frequente, per stare bene. Nasce da qui la “Piramide Alimentare Toscana” (PAT), essa è suddivisa su sei livelli e ci indica le corrette proporzioni degli alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta. Oggi esistono specifiche Piramidi di molte Nazioni, che uniscono le tradizioni alimentari con le indicazioni nutrizionali derivanti della ricerca scientifica, ma non in Italia, dove ancora manca una Piramide ufficiale.
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