Comprende tutte le attività che somministrano e vendono al pubblico alimenti e bevande.
Questa classificazione è a scopo didattico, ma nella pratica si assiste a un continuo rimescolamento di stili e servizi, ad esempio molti locali classici diventano aziende di ristorazione domiciliare.
Ristorazione commerciale
- È una ristorazione di piacere, di svago e di divertimento.
- È Nata a fine 1700 ma si è poi sviluppata a metà 900
- Si rivolge a una clientela eterogenea
- Non si può sapere in anticipo e con certezza il numero dei clienti
- Il menu deve essere ampio e soddisfare il più possibile le esigenze dei clienti • Il servizio è caratterizzato dalla capacità del gestore/personale
- Le caratteriste organolettiche hanno molta importanza
Nuove tendenze
- I bar si sono amplificati fornendo servizi diversi così da coprire l’intero arco della giornata
- Crescita costante dei ristoranti a tema
- Cambi di gestione frequenti
- Si ha la chiusura di molti locali “anonimi”
- Le imprese con maggior fatturato sono quelle di dimensioni medio-piccole, curati nel dettaglio, con menu particolari e che si rivolgono a target precisi).
Ristorazione collettiva
- È una ristorazione di necessità, ci rivolgiamo a queste attività per motivi di lavoro, studio o malattia
- I menu sono fissi o la scelta è molto limitata
- Vengono offerti piatti di semplice lavorazione
- Dal punto di vista igienico la qualità deve essere molto elevata mentre dal punto di vista organolettico la qualità è bassa
- La clientela è sistematica ed usufruiscono del servizio per una necessità comune
- In linea generale si conosce in anticipo il numero dei clienti
- La distribuzione avviene in orari ben definiti e prestabiliti
- Il servizio può avvenire con il sistema convenzionale o con il legame differito
- La scelta della ditta di catering di solito avviene con la gara d’appalto